News

Notizie ed eventi

Traiettorie e Sovrasterzo

Un istruttore, un pilota e un DJ. Paolo è sempre in prima linea quando si parla di sicurezza e un suo intervento non può di certo mancare nella nostra sezione. Gli argomenti che potrebbe trattare, come per molti altri, sono troppo vasti per poter essere riassunti in una sola intervista e quindi, conoscendo la Sua sfrenata passione per le “posteriori” (Sierra Cosworth in primis), a Paolo volevo chiedere un intervento in materia di traiettorie e di comportamento, che il conducente deve tenere, in caso di sovrasterzo. Vediamo che consigli ci da!

Traiettorie e Sovrasterzo
di Deotto Paolo
Pilota e istruttore di guida sicura

“Come spesso mi capita di ripetere ai miei allievi nei corsi di guida sicura, la traiettoria più veloce che un pilota addotta in gara per percorrere nel minor tempo possibile una curva, a velocità da “codice della strada”, è la traiettoria più sicura. Mi spiego meglio: il segreto dei grandi piloti è quello di mettere in campo una guida il più pulita possibile riuscendo, tramite la migliore traiettoria ovvero la più veloce, a raddrizzare prima le ruote direzionali, affinché l’auto sia il più scorrevole possibile e non abbia trasferimenti di carico che inficiano la stabilità del mezzo. Quindi è chiaro che percorrendo la stessa traiettoria a velocità… diciamo così da “codice della strada”, l’autovettura avrà una percorrenza che le permetterà di non perdere mai aderenza e far rischiare al conducente la perdita di controllo della stessa.

Ovviamente la guida di una trazione posteriore è notevolmente diversa da quella di una trazione anteriore. Parliamo di guida sportiva. Io l’ho sperimentato personalmente nella mia “carriera” da pilota. Sono partito dalle piccole trazioni anteriori per arrivare alle grosse trazioni posteriori, passando attraverso le integrali. Chiaramente per uno come me nato sulle posteriori stradali (nell‘ordine Fiat 131, Alfa Romeo Giulietta, Alfa Romeo 75, Ford Sierra Cosworth) il coronamento ideale del mio sogno da pilota era gareggiare con una posteriore. Ma le trazioni posteriori potenti sono molto impegnative da portare in gara quindi l’avvicinamento ad esse deve essere graduale. Ma poi… non c’è più niente di più adrenalinico e divertente che guidarne una, in prova speciale. Con le ovvie, NOTEVOLI differenze rispetto ad una trazione anteriore, di traiettorie, di tecnica di guida, e… passatemelo: di divertimento.

Sulle vetture a trazione posteriore il comportamento in curva, in particolare su fondi a bassa aderenza, è il seguente: se esageriamo nell’accelerare o se lo facciamo in anticipo può accadere che il veicolo tenda a sbandare con la parte posteriore, spingendo il muso dell’auto verso l’interno curva, comportamento noto con il nome di sovrasterzo. Reazione che per il guidatore medio è fonte di panico perché non è abituato, a differenza del pilota, a gestire perdite di aderenza del posteriore, che come prima naturale reazione lo porterebbero ad attaccarsi ai freni causando un testacoda. Per questa ragione è importante cercare di tenere una traiettoria “dolce”, individuando i punti di corda e le traiettorie che non mettono in crisi l’assetto dell’auto e andando ad accelerare con delicatezza, solo quando il mezzo ha le ruote anteriori quasi dritte. Esistono due tipi di sovrasterzo: per trasferimento di carico, tipicamente in frenata, e per eccesso di potenza alle ruote motrici, all’uscita delle curve. Rimedio: ce lo hanno spiegato nel film CARS: devi girare a destra? Sterza le ruote anteriori verso sinistra! Scherzo naturalmente! In estrema sintesi la manovra del controsterzo prevede di sterzare dalla parte opposta a dove si sta curvando, per contrastare la perdita di aderenza dell’assale posteriore. Manovre che, per comprenderle meglio, devono essere eseguite in sicurezza e non sulle strade aperte al traffico. Le alternative sono, essenzialmente, due: o partecipare ad un corso di guida dove vi insegnano come gestire un sovrasterzo (in pista) o mettete a rischio la vostra auto, la vostra vita e quella degli altri provando la manovra per strada. Direi che non c’è nessun dubbio sul fatto che la prima sia l’unica scelta logica!

Ringraziando Paolo per il Suo prezioso intervento non mi rimane molto da aggiungere anche se, da giurista, Vi voglio ricordare l’art. 143 del CdS che spesso si dimentica, o meglio spesso si sottovaluta, ma è molto importante soprattutto per i motociclisti (che potrebbero vedersi ridurre il risarcimento del danno subito a causa di un veicolo che ha invaso la loro corsia, proprio perché non mantenevano la destra). L’articolo citato dispone (per quanto di interesse) come “I veicoli devono circolare sulla parte destra della carreggiata e in prossimità del margine destro della medesima, anche quando la strada è libera.” Per rispettare la norma citata, a parere della Corte di Cassazione (s.v. Cass. civ. Sez. III, 06-04-2005, n. 7099), “non è sufficiente che il veicolo viaggi nella propria mezzeria e, quindi, circoli sulla parte destra della carreggiata, ma è necessario altresì che esso circoli in prossimità del margine destro della carreggiata stessa”.

Back to top