Bikers School 2010 alla Biker Fest

 2° lezione della Bikers School

-19 giugno 2010-

La seconda edizione della Bikers School non si è esaurita con l’appuntamento per i ragazzi della scuola media (>>LINK<<), perché se è importante istruire i giovani prima che salgano su un motorino è altrettanto importante trasmettere la propria esperienza a chi ha già il ciclomotore o a chi è già da diversi anni che circola sulle due ruote (i motociclisti che hanno partecipano alla BF). Sabato 19 giugno, durante la Biker Fest, “è suonata la campanella” della seconda lezione della Bikers School, con un convegno sulla sicurezza stradale e un’area attrezzata con simulatori e stand per la sicurezza a due ruote.

 

2° lezione della Bikers School

La seconda edizione della Bikers School non si è esaurita con l’appuntamento per i ragazzi della scuola media, perché se è importante istruire i giovani prima che salgano su un motorino è altrettanto importante trasmettere la propria esperienza a chi ha già il ciclomotore o a chi è già da diversi anni che circola sulle due ruote (i motociclisti che hanno partecipano alla BF). Sabato 19 giugno, durante la Biker Fest, “è suonata la campanella” della seconda lezione della Bikers School, con un convegno sulla sicurezza stradale e un’area attrezzata con simulatori e stand per la sicurezza a due ruote. 

– Convegno:

Alle ore 10.30 è iniziato il convegno sulla sicurezza stradale, a cui hanno partecipato l’Editore e direttore Moreno Persello, ideatore della Biker Fest; l’Isp. Capo Maurizio Vanin, Vice Presidente A.N.P.S. Udine; il dott. Paolo B. Pascolo Professore dell’Università di Udine; il dott. Gianni Canzian, Psichiatra e direttore del Dipartimento delle Dipendenze dell’ASS n°3 “Alto Friuli”; il dott. Giosuè Rossi, Avvocato praticante presso il Foro di Tolmezzo; il Ten. Debora dott.ssa Martone, del Corpo di Polizia Municipale di Udine; Riccardo Forte, Presidente dell’associazione Coordinamento Motociclisti; Paolo Pagani e Thomas Cengarle, del 118, e alcuni motociclisti che sono stati vittime di gravi incidenti stradali. Durante la conferenza hanno preso la parola anche il Consigliere Regionale Roberto Novelli (PDL), che da diversi anni si occupa di sicurezza stradale e che “per la prima volta si è trovato a partecipare ad una manifestazione non come relatore ma come rappresentante dell’amministrazione regionale”, il Consigliere Provinciale Marcuzzo, componente della Commissione Viabilità Infrastrutture e Trasporti, e il Consigliere nazionale della FMI Andrea Mascarin. Al convegno hanno assistito un buon numero di motociclisti e alcuni ragazzi dell’Alto Friuli a cui l’organizzazione della Biker Fest ha offerto l’ingresso gratuito alla manifestazione proprio per prendere parte alla seconda lezione della Bikers School 2010. La conferenza è stata introdotta dal coordinatore, il dott. Giosuè Rossi, che ha ringraziato tutti i partecipanti ed in particolare la Protezione Civile e la Honda Shadow Club per l’ospitalità offerta sotto i propri spazi coperti. “La sicurezza stradale, ha sottolineato Rossi, è un argomento molto importante ed i convegni come questo servono per insegnare ai motociclisti alcune semplici tecniche di difesa che possono utilizzare ogni giorno sulle strade. Gli errori che si commettono nell’arco di una vita, nella maggior parte dei casi possono essere risolti semplicemente chiedendo scusa, ma gli errori che possiamo commettere sulla strada ci lasciano un segno indelebile, sulla pelle e a volte nell’anima. La motocicletta è un mezzo per vivere la nostra vita, al massimo, ma di vita ce né una sola!”. All’introduzione del praticante avvocato è seguita la relazione dell’Isp. Maurizio Vanin che ha sottolineato l’importanza dell’opera preventiva delle forze dell’ordine, l’Ispettore della Polizia di Stato ha, infatti, evidenziato come “quando la Polizia è chiamata ad intervenire sulla scena di un incidente stradale noi abbiamo fallito”, perché il nostro impegno principale non è quello di reprimere ma di tutelare le persone che circolano sulle nostre strade. Lo Psicologo Gianni Canzian si è soffermato sulle problematiche collegate all’abuso di sostanze alcoliche o psicotrope alla guida, illustrando come troppo spesso le persone che commettono un incidente sotto l’effetto dell’alcol non siano gli alcolisti ma chi beve saltuariamente, “e questo accade perché l’alcol e la droga infondono nell’utilizzatore sporadico un falso senso di sicurezza e onnipotenza”. Le relazioni sono continuate col professore dell’Università di Udine Paolo B. Pascolo che ha riportato i dati di una sua recente ricerca che è in controtendenza rispetto alle teorie classiche della guida in stato di ebrezza, secondo il professore udinese l’assunzione moderata di sostanze alcoliche, infatti, non porterebbe alcuna diminuzione di riflessi. Il Ten. Debora Martone del Corpo della Polizia Municipale di Udine, che da diversi anni si reca nelle scuole del Capoluogo Friulano per insegnare ai ragazzi l’importanza della sicurezza stradale, ha sottolineato come la società ed i media dirigono il loro interesse verso gli incidenti che avvengono al di fuori del centro urbano quando in realtà la maggior parte dei sinistri capitano nelle piccole strade comunali e, troppo spesso, a causa della disattenzione dei conducenti. Tomas Cengarle e Paolo Pagani, operatori del 118, hanno spiegato ai presenti quali sono le prime azioni da fare quando si arriva sulla scena di un incidente, indicando sia l’obbligo di soccorso sia la necessità di non “inventarsi medici”, attraverso azioni che possono peggiorare il trauma degli infortunati. Il convegno è terminato alle ore 13.30 c.a., tra gli applausi del gremito pubblico e la soddisfazione dei relatori e degli organizzatori.

– Stand sulla sicurezza stradale: 

       

Sotto il tendone che la Protezione Civile, più volte ringraziata dagli organizzatori per la disponibilità dimostrata nei confronti della sicurezza stradale, si sono dislocati alcuni degli enti e delle associazioni che si battono per la sicurezza sulle strade, tra cui il Corpo di Polizia Municipale di Udine, l’associazione ASD RocknRoad Racing; la Provincia di Udine in collaborazione con l’A.C.U. (nell’ambito del progetto provinciale Easy Foot), i Vigili del Fuoco di San Daniele, la Dal Bo Mobility (che allestisce motoveicoli destinati ai diversamente abili), il Coordinamento Motociclisti, e la Biker Safety Cover (azienda che produce sistemi per attutire l’impatto dei motociclisti contro i paracarri). La Provincia di udine ha distribuito volantini e etilometri monouso gratuiti nell’ambito della campagna Easy Foot, lascia che sia il tempo a correre, e mentre i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale di Udine hanno fatto vedere ai motociclisti i loro strumenti di lavoro (etilometri, telelaser, ecc.) le associazioni di motociclisti spiegavano ai Bikers quali sono i trucchi della guida sicura e quali sono le principali problematiche della guida su due ruote (paracarri tagliole, segnali stradali in uscita di curva, strisce viscide, dossi, ecc.). Molto importante la partecipazione della Biker Safety Cover che è un’azienda che produce una guaina che è in gradi di coprire i paracarri (fondamentale in uscita di curva) attenuando la caduta di un motociclista ma soprattutto in grado di evitare che i motociclisti si feriscano gravemente impattando contro i paletti di sostegno dei guardrail. Il progetto ha vinto innumerevoli concorsi anche perché la gomma con cui è costruito lo “strumento salva vita per i motociclisti” è interamente realizzato reciclando la gomma dei pneumatici usati. L’importanza di questo prototipo è evidente perché il Biker Safety Cover si può installare sui paracarri già posizionati e sulla gomma di protezione ci si può stampare anche la segnaletica verticale.

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