25 gennaio 2007 – Il Disegno di Legge Bersani

Il 25 gennaio, il Consiglio dei Ministri ha approvato il “decreto dell’On. Bersani”. Tra i punti pubblicati nel Comunicato stampa del Ministero dello sviluppo economico, si trova la previsione di un FUTURO Disegno Di Legge, che dovrebbe (il dubitativo è d’obbligo) liberalizzare il mercato della personalizzazione. Vi sono state numerose prese di posizione sull’argomento e l’euforia col passare dei giorni, ha lasciato spazio alle critiche. Ne indicheremo soltanto alcune:
1-Le sanzioni previste dall’articolo 78, sono piuttosto aspre, con l’aumento delle stesse a gennaio 2007, ora si parte da un minimo 370 a un massimo di 1.485 Euro. Nel comunicato stampa, si prevede, inoltre, che come sanzione accessoria, oltre al ritiro della carta di circolazione (fattispecie prevista anche oggi), ci sia anche il ritiro della patente di guida. Le domande che si pongono gli appassionati sono le seguenti: a) Se ho l’auto in garge perché devo ancora legalizzare alcune modifiche e un mio parente, a mia insaputa, la usa. A chi ritirano la patente gli agenti che hanno rilevato la violazione dell’articolo 78? A me, che tenevo l’auto in garage, o al mio parente che non sapeva nulla delle modifiche?
2-Gli appassionati che hanno già modificato il proprio veicolo, potranno mettersi in regola? La domanda è d’obbligo, perché se non ci sarà questa possibilità, gli appassionati rischieranno molto, viste le modifiche all’apparato sanzionatorio analizzate in precedenza. Nella proposta di legge delega, che ho redatto è prevista la procedura di Certificazione ad unico esemplare (vedi sintesi delle procedure), che serve proprio per legalizzare le modifiche già effettuate.
Le critiche proposte dagli appassionati negli ultimi mesi, trattano anche altri argomenti, che per questioni di spazio non possiamo riportare.
Possiamo però essere fieri, perché la nostra proposta di legge delega, che negli ultimi Sei mesi è stata visionata da migliaia di appassionati, non ha ricevuto critiche di questo spessore, anzi, ne ha ricevute pochissime. Forse le motivazioni di questa differenza, stanno nella fonte della “bozza di legge”, o nella passione e nel tempo che abbiamo dedicato per redigere la nostra proposta.

(Non avendo ottenuto ulteriori notizie sulla proposta, il commento che avete letto si basa esclusivamente sul comunicato stampa del Ministero dello sviluppo economico, emanato in data 25/01/2007)

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